Progetti taggati: PAROLA CHIAVE # White Cube
DEFINIZIONE |
Il termine si riferisce a una certa estetica delle gallerie caratterizzata dalla forma quadrata o oblunga, dalle pareti bianche e da una fonte di luce solitamente proveniente dal soffitto — Tate: Art Terms |
GLOSSARIO |
[:it] #1 "Una galleria è costruita secondo leggi che sono rigorose come quelle per la costruzione di una chiesa medievale. Il mondo esterno non deve entrare, quindi le finestre sono di solito sigillate. Le pareti sono dipinte di bianco. Il soffitto diventa la fonte di luce. Il pavimento di legno è levigato in modo che ci si muova in modo clinico, o in moquette in modo che ci si muova in modo silenzioso, appoggiando i piedi mentre gli occhi sono rivolti al muro. [...] L'arte è libera, come si diceva una volta, di prendere vita propria. La scrivania sobria può essere l'unico pezzo d'arredamento. In questo contesto un posacenere in piedi diventa quasi un oggetto sacro, così come l'idrante in un museo moderno non sembra un idrante ma un enigma estetico. La trasposizione del modernismo della percezione dalla vita ai valori formali è completa. Questa, naturalmente, è una delle caratteristiche del modernismo, una malattia mortale". — Brian O'Doherty, L'ideologia dello spazio della galleria, 1976 [:en]#1 “A gallery is constructed along laws that are as rigorous as those for building a medieval church. The outside world must not come in, so windows are usually sealed off. Walls are painted white. The ceiling becomes the source of light. The wooden floor is polished so that you click along clinically, or carpeted so that you pad soundlessly, resting the feet while the eyes have at the wall. [...] The art is free, as the saying used to go, to take on its own life. The discreet desk may be the only piece of furniture. In this context a standing ashtray becomes almost a sacred object, just as the firehose in a modern museum looks not like a firehose but an aesthetic conundrum. Modernism's transposition of perception from life to formal values is complete. This, of course, is one of modernism, fatal disease.” — Brian O’Doherty, The Ideology of the Gallery Space, 1976 [:] |